Ricette preparate con ingrediente Tag: gnocchi

Cicerchiata (Marche, Abruzzo, Molise)

La cicerchiata è un dolce tipico italiano, riconosciuto come Prodotto agroalimentare tradizionale per l’Abruzzo, le Marche ed il Molise, ma diffuso anche in Umbria. È simile agli struffoli napoletani, a differenza dei quali, però, non è considerato un dolce esclusivamente natalizio. In Abruzzo, e nelle altre zone di produzione, è oggi spesso legato alla ricorrenza del Carnevale.

Il dolce è a base di pasta di farina, uova, burro e zucchero. Da questa si ricavano palline di circa un centimetro di diametro che vengono fritte nell’olio d’oliva o nello strutto. Scolate, vengono disposte “a mucchio” e ricoperte di miele che, colando negli interstizi tra una pallina e l’altra, le cementa e dà solidità alla struttura. Come spesso avviene con i dolci tradizionali e antichi, esistono varianti che aggiungono ingredienti diversi alla ricetta base.

Categoria: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

SPECIALE NATALE E CAPODANNO

Tempo di cottura: 45 minuti

Ingredienti per 1 cicerchiata per 4/6 persone:
6 uova
500 gr. di farina “00”
1 tazzina da caffè di olio d’oliva
Mezza tazzina da caffè di anice
2 cucchiai e mezzo di zucchero
200 di miele d’api (meglio se d’acacia)
70 gr. di mandorle sbucciate e tritate
1 lt. di olio di semi d’arachidi per friggere

Preparazione:
Su una spianatoia preparate con la farina una fontana e usate 3 uova intere e delle altre 3 conservate separatamente gli albumi che monterete a neve. Aggiungete lo zucchero e le mandorle tritate e cominciate a lavorare l’impasto. Quando sarà omogeneo unitevi i 3 albumi e continuate ad impastare. Una volta incorporati gli albumi tagliate la pasta e, con ogni fetta (circa 2 cm di spessore) fate dei serpentini che taglierete come degli gnocchi. Ora potete farne delle palline grandi più o meno come un’oliva.
Preparate una pentola per friggere riscaldando bene l’olio e friggete tutte le palline avendo cura di appoggiarle su carta assorbente per togliere l’eccesso di olio.
Riscaldate a fuoco lento in un pentolino il miele fino a quando risulterà più liquido.
Sopra una teglia rivestita con carta da forno o, meglio ancora su un piano di marmo, disponete le palline in modo da formare una ciambella di palline, colatevi sopra il miele caldo e lasciate raffreddare.

Potete guarnire a vostro piacimento con palline di zucchero decorative colorate o bastoncini. La cicerchiata si può mangiare tagliata a fette oppure si può spilluzzicare pallina per pallina. Vi consigliamo di accompagnarla ad un vino da dessert, ad esempio assai indicati sono il Vinsanto, il Passito, la Malvasia.

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Fonduta alla Valdostana (Valle D’Aosta)

ricette Val d’Aosta, secondi piatti tipici valdostani

Ingredienti per 4 persone:

400 gr. di Fontina
4 rossi d’uovo
un bicchiere di latte
un cucchiaio di farina bianca (facoltativo).

Preparazione:

Tagliate a dadini la Fontina (che dev’essere a temperatura ambiente) e mettetela in una casseruola con la farina; mescolate bene con un cucchiaio di legno e aggiungete il latte freddo. Dopo aver mescolato accuratamente il tutto, lasciate riposare per un po’ (meglio se per alcune ore). Fate cuocere il preparato a fuoco moderato, mescolando sempre con il cucchiaio di legno e facendo attenzione che la Fontina non bolla. Quando la Fontina sarà sciolta, togliete la pentola dal fuoco, aggiungete i tuorli d’uovo e amalgamate con l’aiuto di un frustino. Rimettete la casseruola sul fuoco (senza superare i 60-70°) e, quando la fonduta sarà diventata vellutata, servitela in piatti fondi molto caldi. Accompagnate con fettine di pane tostate o crostini fritti nel burro.
Potete utilizzare la fonduta anche per riempire i vol-au-vent, per condire la polenta, il riso bollito, gli gnocchi o per insaporire le verdure. Vi consigliamo di provarla con gli asparagi, con gli spinaci o con i cavolfiori.

Versione 2:
per ottenere dell’ottima fonduta, è importante lasciare riposare la fontina, completamente coperta di latte, per almeno sei ore; poi si farà sciogliere circa un etto di burro nel recipiente che si utilizzerà per la cottura e, quando il burro sarà sciolto, si aggiungerà la fontina con circa metà del latte.

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Gnocchi di carciofi al pecorino

Ke dire?? Un’altra mia ricetta, “creata” per far sparire degli AVANZI di carciofi in umido (cotti nel pomodoro).. 🙂
Ho notato ke è anke un ottima idea per far mangiare ai bimbi un po’ di verdura.. Visto ke non la vedono e ne sentono a malapena il sapore, buttano giu volentieri questi gnocchi, contenti!! 😉
Facilissima , light e relativamente veloce, direi ke è molto gustosa.. Provatela!!

Ingredienti x 3 – 4 ps:
1 bicchiere circa di carciofi in umido (col pomodoro)
farina 00 q.b.
sale q.b.
1 “noce” di burro o margarina (io uso Vallè Omega3)
1 – 2 cucchiai pecorino grattugiato

Preparazione:
– frullate accuratamente i carciofi, aggiungendo se necessario un po’ di acqua.
– versate la farina in una terrina e createvi un foro al centro. Versatevi il “passato” di carciofi e mescolate il tutto, aggiungendo pian piano la farina intorno. Dovete ottenere un impasto abbastanza duro (aggiungete, se necessario, sale e farina o acqua).
– preparate ora gli gnocchi con questo impasto: prendete dei piccoli pezzi di impasto, fate dei “vermetti lunghi” e tagliateli secondo il vs gusto (io solitamente faccio dei piccoli gnocchetti, cuociono prima e si mangiano più volentieri). Procedete così fino ad esaurimento dell’impasto.
– versate gli gnocchi in acqua bollente salata e mescolateli delicatamente con un mestolo di legno.
– mentre cuociono gli gnocchi ponete il burro in una capiente padella antiaderente ke possa contenere anke gli gnocchi e fatelo fondere su fiamma bassissima (non deve sfriggere!!).
– scolate gli gnocchi, mescolateli delicatamente al burro con dei mestoli di legno, quindi aggiungete il pecorino grattugiato e mescolate di nuovo.
– servite subito!

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Gnocchi di castagne (Lombardia)

Piatto tipico della cucina valchiavennasca, gli gnocchi di castagne si preparano utilizzando quello che in passato, assieme alle noci, era considerato un prodotto di largo consumo quasi più importante del pane.

Ingredienti (x 4 persone):
300 gr. di farina di castagne
150 gr. di farina bianca
1 litro di brodo di gallina
200 gr. di formaggio tipo Magnocca
1 uovo, 1 bicchierino di grappa, sale

Preparazione:
Impastate la farina bianca, quella di castagne, il sale e la grappa con poca acqua fino ad ottenere un composto di consistenza morbida ed elastica.
Ricavare gli gnocchi secondo il metodo tradizionale, fateli cuocere nel brodo di gallina, scolateli aggiungetevi il formaggio tagliato a dadini e conditeli con un soffitto di burro.

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Gnocchi di patate

Gli gnocchi: un tipo di pasta che potete gustare con qualunque tipo di condimento.

Ingredienti:

2 kg di patate (A PASTA GIALLA!)
600 gr di farina
sale
acqua

Preparazione:

Lessate le patate in acqua bollente.

Quando sono pronte scolatele e pelatele ancora calde. Quindi passatele nello schiacciapatate.

Girate l’impasto ed aggiungete sale e farina. L’impasto deve essere morbido, se è duro aggiungete dell’acqua.

Lavorate a mano la pasta, tagliatene dei pezzetti e formate dei cilindri lunghi, spessi irca un dito.

Ritagliate, dal cilindro lungo, dei cilindretti di 2-3 cm e passateli sui rebbi di una forchetta o su una formina per gnocchi (giragnocchi).

Quindi lasciate riposare gli gnocchi così preparati su un vassoio infarinato.

Cuocerete gli gnocchi come gli altri tipi di pasta, facendo attenzione ai tempi di cottura che sono inferiori. Non appena li vedete venire a galla potete scolarli.

Quindi condite a piacere, servite e… Buon Appetito!

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