Ricette preparate con ingrediente Tag: sale marino

Tartare di salmone fresco

Un secondo piatto di pesce fresco veramente invitante e facile da preparare.. da provare!..

Ingredienti x 4 ps:
400g Salmone fresco
200g pomodorini secchi
1 mazzetto di maggiorana fresca
1 limone
olio extravergine d’oliva
sale marino (possibilmente grezzo)
pepe bianco macinato al momento

Preparazione:
Pulite il filetto di salmone (o compratelo già pulito), eliminate le eventuali lische con una pinzetta, poi ( :!:TRUCCO!)mettetelo nel congelatore per 20 minuti.

Tagliate il salmone a dadi e con l’aiuto di un coltello a lama larga tritatelo grossolanamente, raccoglietelo in una terrina poi unite lo zenzero fresco sbucciato e grattugiato, il succo di limone e due cucchiai di olio extravergine leggero, sale e pepe.
Mescolate bene, sigillate la terrina con pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.
Nel frattempo tagliate a metà i pomodorini, svuotateli delicatamente dei semi e cospargeteli con pangrattato mescolato a prezzemolo tritato, sale e pepe.
Scaldate la griglia di ghisa e quando sarà rovente mettete sulla griglia i pomodorini con la parte tagliata verso la griglia. Fateli grigliare qualche minuto, girateli delicatamente e fateli grigliare ancora un attimo.

Unite ancora un cucchiaio d’olio alla tartare, mescolate bene poi suddividetela in piatti individuali, unite un piccolo rametto di aneto e i pomodorini grigliati.

Per dare una forma elegante alla tartare, potete suddividerla in stampini e poi capovolgerli sui piatti individuali.

Continue reading

Secondi: Arrosto di arista al latte

Ricetta per PENTOLA a PRESSIONE.

Tempo di preparazione: 7 minuti
Tempo di cottura dal fischio della pentola a pressione: 20 minuti

Ingredienti per 5 persone:
850 gr. di arista di maiale legata in unico pezzo
50 gr. di burro
latte q.b.
1 dado carne
Sale marino q.b.
prezzemolo una spolverata (a piacere)

Preparazione:
Sciogliete il burro nella vostra pentola a pressione, quando sarà liquefatto mettetevi l’arista e rosolatela a fuoco medio su tutti i lati.
Versatevi il latte (deve arrivare circa a metà altezza della carne), il dado, il prezzemolo e regolate di sale, chiudete la pentola e cuocete per 20 minuti a partire dal fischio (ricordatevi naturalmente di abbassare al minimo la fiamma durante la cottura!).
Passato il tempo necessario alla cottura, aprite la pentola dopo aver fatto scaricare il vapore dalla valvola, togliete la carne dalla pentola e, se necessita, fate ridurre ulteriormente il sugo tenendolo sul fuoco per qualche minuto.
Tagliate l’arista a fettine sottili e copritela con il sughino al latte.

Potete sostituire l’arista con un bell’arrosto di tacchino o pollo.

Continue reading

Orecchiette alle vongole veraci e fiori di zucca

Ingredienti per 4 persone:
un sacchetto di vongole veraci
400 gr di orecchette pugliesi fresche
5-6 fiori di zucca
mezzo bicchiere di olio evo
2 dl di panna liquida
2 cucchiai rasi di pecorino romano grattugiato
2 spicchi di aglio
un ciuffetto di prezzemolo

Preparazione:
Mettete almeno per qualche ora le vongole a bagno in abbondante acqua salata (possibilmente usate il sale marino integrale), quindi lavatele vigorosamente e ponetele sul fuoco in una capace padella con qualche cucchiao di acqua. Fatele aprire, buttate quelle che rimangono chiuse. Contemporaneamente mettete sul fuoco una pentola con l’acqua e appena a bollore buttate le orecchiette. Intanto in una ulteriore padella (saltapasta) mettete l’olio e gli spicchi di aglio privati del germe e tagliati a pezzettini. Fate imbiondire l’aglio e aggiungete i fiori di zucca ben lavati e privati del pistillo. Versate le vongole e un po’ della loro acqua filtrata. Scolate le orecchiette e mettete anche queste nella padella con le vongole e i fiori di zucca, aggiungete la panna e il pecorino romano il prezzemolo tritato finemente e girate bene.
Se necessario aggiungete ancora un poco di acqua delle vongole e servite subito.

Continue reading

Sale marino, sale integrale, sale iodato, sale rosa ?

Mi ponevo da tempo questa domanda e spesso mi sono trovata a leggere e rileggere vari forum e siti vari… vi ripropongo qui sotto alcuni estratti.., giudicate voi…:

“..
sale marino Salgemma Sale raffinato e Sale iodato. Quale scegliere ?

Il cloruro di sodio e’ un nutriente utile. La natura produce del sale di ottima qualità privo di inquinamento e ricco di oligoelementi e minerali. L’uomo lo raffina e aggiunge un solo minerale : lo iodio. Serve davvero? da dove proviene lo iodio usato ?

La scoperta dello iodio come minerale indispensabile al corretto funzionamento della tiroide ha innescato la iodio mania nel sale. L’ uomo ha pensato bene di addizionalo nel comune sale da cucina o clururo di sodio, spingendo l’ opinione pubblica a credere che questo supplemento nutrizionale fosse indispensabile alla salute. Beh come vedremo in questo articolo ,la realtà è ben diversa.

Il sale in natura.

Il processo naturale che porta alla formazione del sale dura milioni di anni. In questo lasso di tempo è la natura stessa che seleziona il salgemma depurandolo dalle rocce , dai metalli pesanti e perfino dalla radioattività. E’ questo l’ unico sale indicato per l’ uso alimentare : solamente quello naturale non raffinato .

Cerchiamo di distinguerli e saperli riconoscere. Sono cinque le forme più comuni di sale:

+ Cristallo di sale

+ Sale cristallino

+ Salgemma o sale grezzo

+ Sale raffinato Sale marino

+ Sale addizionato

Il Cristallo di sale rappresenta la forma più pura e naturale del sale. I Cristalli di sale hanno una forma così perfetta tale da essere scambiati facilmente con cristalli pregiati.
Il sale cristallino è molto simile al cristallo di sale . la differenza risiede nella minore perfezione esteriore delle forme : il sale cristallino si presenta all’ apperenza con forme meno perfette e più grezze. A livello qualitativo la composizione è molto simile.
Il salgemma o sale grezzo, viene estratto dalle miniere. Non presenta il reticolo cristallino tipico del sale cristallino .

Solo queste tre forme sono indicate per uso alimentare. Valido anche il sale marino integrale, solo se non raffinato (normalmente lo è)

Sale raffinato. E’ quello che tipicamente affolla le nostre tavole. E’ ottenuto per raffinazione del salgemma o ottenuto direttamente tramite trivellazione o altri processi estrattivi ( evaporazione solare ed evaporazione indotta ) Al fine di renderlo più piacevole alla vista e depurarlo da eventuali sostanze estranee, viene raffinato.

Raffinazione del sale. Il sale naturale contiene anche zolfo ( componente di proteine e del’ insulina ,utile per la disintossicazione del corpo ) Magnesio ( attiva oltre 300 enzimi ) Calcio e Potassio Ferro e iodio. I depositi di sale hanno un ‘età compresa tra 2 milioni e 570 milioni di anni ( Pakistan Siberia ) è un processo lungo e selettivo che porta ad accumulare sostanze minerali solubili in acqua e biodisponibili. Possono essere anche presenti numerosi oligoelementi come boro, bromo, carbonio, silicio…
Il processo di raffinazione elimina completamente tutti questi sali minerali ed oligoelemneti.

Dulcis in fundo , per evitare la formazione di umidità, vengono arricchiti con carbonati e silicati ( il vecchio metodo del chicco di riso è certamente più salutare )

Sale addizionato. A questo punto, dopo aver eliminato una notevole quantità di minerali e oligoelementi preziosi, l’ uomo aggiunge un solo minerale: lo iodio. E in etichetta è difficilmente menzionata la quantità aggiunta, per non parlare della forma chimica e della provenienza.

Solitamente l’ additivo utilizzato è lo iodato di potassio in concentrazione di 50 mg per kg di sale. Questi valori variano da un produttore all’ latro con tolleranze anche del 50 % più o meno di iodio aggiunto !

Ma Quanto iodio serve al nostro organismo?
Nessuno conosce con precisione la quantità di iodio indispensabile per evitare problematiche connesse alla tiroide. Ogni individuo ha una necessità differente di pochi milligrammi al giorno. Senza contare che il fatto di assumere iodio addizionato non significa che il nostro organismo abbia la possibilità di utilizzarlo correttamente.

Il sale iodato viene utilizzato da tutti ! perfino gli animali vengono nutriti con mangime arricchito si sale iodato

Il sale iodato vien utilizzato da : panettieri, gastronomie, ristoranti, industrie alimentari. Nei preparati industriali non è neppure obbligatorio indicare la sua presenza. Anche gli animali sono fonti di iodio: nel mangimi è largamente utilizzato. Le uova il latte ed i latticini sono , al pari del sale, iodati !

Gli effetti negativi dello iodio.
Lo iodio è oltremodo dannoso per chi soffre di ipertiroidismo. Alcune persone possono avere reazioni allergiche allo iodio.

Da dove arriva tutto lo iodio aggiunto al sale ?
Esistono aziende specializzate che riciclano lo iodio dei rifiuti speciali. Disinfettanti, inchiostro ,mezzi di contrasto per radiografie, sostanze velenose.

Iodio nel sale NO GRAZIE Sale raffinato ? NO GRAZIE ?

In conclusione : assumiamo iodio ogni volta che mangiamo qualcosa, dalla pizza alla scatola di fagiolini. Ma che senso ha usare un sale raffinato a cui è stato tolto tutto, iodio naturale compreso e poi riaggiunto ? Perchè rinunciare allo iodio naturale e non inquinato a favore di derivati chimici certamente non puri?

Un consiglio : comprate solo sale naturale.

..”

———————————

“..

Viene sempre più spesso raccomandato di consumare poco sale per prevenire l´ipertensione, ma raramente viene suggerito quale tipo di sale utilizzare.
In commercio troviamo:
– Sale marino raffinato
– Sale iodato
– Sale marino integrale
Vi invito a consumare solo sale marino integrale perché il sale raffinato è stato sottoposto a un trattamento durante il quale la maggior parte degli elementi naturali sono stati distrutti. Come il pane bianco il riso e la pasta, anche il sale da tavola raffinato viene infatti privato di minerali essenziali per il corpo.

Nel sale marino integrale si trovano invece i minerali indispensabili al buon funzionamento dell´organismo: cloro, sodio, magnesio, zolfo, calcio, potassio, bromo, carbonio, stronzio, boro, silicio, fluoro, litio, zinco, rame, fosforo, iodio…. ecc.
Il sale marino integrale è di facile reperibilità e si trova, come quello raffinato, in formato sia grosso che fino.

Che dire poi del sale iodato? Viene generalmente consigliato a chi ha problemi di tiroide, ma personalmente ritengo che il suo consumo non sia una buona scelta. Il sale iodato è un sale ottenuto artificialmente aggiungendo iodio chimico al sale raffinato. Si finisce così per introdurre nell´organismo qualcosa che è stato dapprima privato di tutti i suoi componenti e poi reintegrato (si tratta di integratori chimici e non naturali) di uno solo dei suoi componenti, lo iodio appunto.

..”

———————————

“..

Caratteristiche del sale iodato

– Lo iodio NON è sintetizzato dall’organismo e come tale dev’essere necessariamente assunto con la dieta.

– Il modo migliore per aumentare la quantità di iodio che introduciamo ogni giorno è preferire il sale iodato a quello normale, senza abusarne; poco sale, dunque, ma sempre iodato.

– Diversificare le scelte alimentari; gli alimenti più ricchi di iodio sono i pesci di mare ed i crostacei. Anche le uova, il latte e la carne ne contengono importanti quantità, mentre concentrazioni minori si ritrovano nei vegetali e nella frutta.

Il sale arricchito con iodio viene commercializzato nei negozi alimentari e nelle tabaccherie con il nome di “sale iodurato” o “sale iodato”. Non va dunque confuso con il “sale marino” o il “sale integrale”, comunque più ricchi di iodio del tradizionale cloruro di sodio.

L’aspetto e le caratteristiche organolettiche del sale iodato sono del tutto simili alla controparte tradizionale.

Quanto usarne?
Il sale iodato non è un prodotto dietetico riservato ad alcune persone, bensì un alimento che dovrebbe divenire di uso comune e moderato a tutte le età, sostituendosi al sale tradizionale. Negli individui predisposti, un consumo eccessivo di sale, indipendentemente che sia iodato o meno, può favorire la comparsa di ipertensione (quindi di alcune malattie cardiache, renali e dei vasi sanguigni), tumore allo stomaco e osteoporosi. Per questo motivo, negli individui in buono stato di salute, si consiglia di non superare i 6 grammi di sale iodato al giorno.

..”

———————————

“..

Sale rosa dell’Himalaya
E’ il sale più puro. Da sempre conosciuto e usato in Oriente per le sue particolari caratteristiche e proprietà. E’ purissimo, non raffinato, ha 250 milioni di anni e naturalmente ricco di ben 84 sali minerali purissimi e di oligoelementi.
Esalta il sapore delle pietanze, come sale da bagno aiuta a combattere la cellulite e strofinato sulla pelle compie una profonda azione di peeling.

..”

———————————

“..

Il sale più puro ed energetico della terra: sale rosa dell’Himalaya.
Ricco di oligoelementi e Altamente nutritivo:
Ecco le caratteristiche principali del sale rosa dell’Himalaya, ciò che lo rende unico e speciale rispetto a tutti gli altri tipi di sale il motivo per cui è considerato il sale più ricco della terra.

Il sale alimentare himalayano, conosciuto più comunemente come Sale Rosa, viene estratto dalle miniere di sale di Khewra, nel Punjab pakistano. E’ un alimento particolarmente puro e nutritivo: non è contaminato dall’inquinamento ed è ricco di importanti oligoelementi facilmente assorbibili, necessari alla buona funzione dell’organismo umano.

..”

———————————

“..

Sale grezzo o sale raffinato – Troppo spesso si trascura la qualità del sale stimando che un prodotto valga l’altro e questo è un grosso errore. Il sapore del sale è diverso se grezzo o raffinato, la sua resa nei piatti diversa se grosso o molto sottile. Il sale di scoglio francese, piuttosto umido, è sicuramente il migliore per condire a crudo, ma non è sempre di facile reperibilità sui nostri mercati. Per cucinare invece è meglio usare il sale raffinato, ben asciutto, poiché sala molto e ne bastano piccole quantità. Sulle insalate o su piatti al sale è più piacevole un sale meno raffinato, dal sapore più pastoso.

Perchè è preferibile usare il sale marino integrale rispetto al comune sale da cucina raffinato – Il sale comune che si trova in commercio, detto anche salgemma, è formato in parte maggiore da cloruro di sodio, la cui percentuale viene aumentata dopo esser stato raffinato, può arrivare al 96/97 %. Il sodio è un minerale che dev’essere assunto con moderazione in particolar modo da chi soffre di ipertensione dovrebbe essere evitato il più possibile. Al contrario il sale integrale, in questo caso ci riferiamo al sale marino, è più ricco di minerali diversi dal sodio, per esempio, iodio, rame, zinco e bromo, la cui presenza riduce la percentuale di cloruro di sodio presente. Possiamo ridurre il nostro consumo in quanto il sale integrale marino sala di più traendone numerosi vantaggi sotto l’aspetto sanitario.

Perché limitare il consumo di sale – Un consumo eccessivo di sale può portare all’insorgenza di diverse patologie:

– ipertensione arteriosa;
– diversi disturbi cardiovascolari, sia legati all’ipertensione sia indipendenti;
– disturbi renali;
– perdita di calcio e quindi maggior rischio di osteoporosi;
– maggiore rischio di tumore allo stomaco.

Fonti insospettabili di sale – Il sale è contenuto in moltissimi alimenti, compresi, ad esempio, i dolci, dei veri insospettabili da questo punto di vista, data la nostra abitudine a considerare i gusti dolce e salato come opposti e, quindi, impossibile la presenza di sale in un alimento dolce o di zucchero in uno salato.

Gli snack confezionati, in particolare, tendono ad esserne molto ricchi date le sue proprietà di conservanti; altri alimenti pericolosi in questo senso sono i formaggi (specialmente se stagionati), le salse e soprattutto i dadi da brodo.

Come impiegare il sale
– Moderare l’aggiunta di sale agli alimenti;
– Preferire il sale integrale o iodato;
– Limitare l’impiego di dadi da brodo e salse come il ketchup;
– Non aggiungere sale alle pappe dei bambini: le abitudini alimentari che si formano durante l’infanzia sono tra le più difficili da modificare.
– Non usare bevande isotoniche per reintegrare la perdita di liquidi derivante dall’attività fisica; impiegare soltanto l’acqua
– Insaporire i cibi con erbe, spezie, succo di limone e aceto.

.
.
.

[Tratti da:
naturopataonline.org/articoli/32-inquinamento-e-salute/514-salgemma-sale-raffinato-e-sale-iodato-quale-scegliere/1.html
buonpernoi.it/ViewDoc.asp?ArticleID=820
my-personaltrainer.it/nutrizione/sale-iodato.html
ilsalerosa.com/?gclid=CK3p0966_6ECFRcL3wodPxpyFQ
alimentipedia.it/Aromatizzanti/Aromatizzanti_sale_rosa.html
ricetteonline.com/conoscere/sale.php
]

Continue reading

Condimenti: Gomasio (semi di sesamo tostati e sale marino)

Ecco la ricetta, facilissima, per preparare in casa il Gomasio.
Il gomasio, condimento di origine giapponese, è ormai popolarissimo anche in Europa. Ottenuto con semi di sesamo tostato e sale marino, è un ottimo condimento per riso o altri cereali cotti. Si può utilizzare al posto del sale anche per condire verdure cotte e crude. Oltre al gomasio classico c´è in commercio il gomasio alle alghe preparato con l´aggiunta di alghe marine Kombu.

Ingredienti:
1 tazza di semi di sesamo
mezzo cucchiaino di sale marino

Preparazione:
– Tostare una tazza di semi di sesamo in padella, mescolando continuamente, finché i semi non emettono un odore fragrante e cominciano a scoppiettare.
– A questo punto metterli nel frullatore con mezzo cucchiaino di sale marino e frullare finché la maggior parte dei semi è polverizzata, ma alcuni sono ancora intatti.

Se volete potete usare più sale, secondo il vostro gusto. Spargere il gomasio sul riso bruno o altri cereali o verdure cotte o crude.

Continue reading

Proudly powered by WordPress